VIAREGGIO. Siamo arrivati alla puntata numero 40 per DA UOMO A UOMO, la rubrica di Versiliatoday dedicata alla sessuologia, all’andrologia e all’urologia, curata dal dottor Luca Lunardini. Oggi ci presenta una ultimissima ricerca nel campo della diagnostica del cancro.

FIDO… HO MICA IL CANCRO? – TUMORE DELLA PROSTATA: LO DIAGNOSTICANO CANI ADDESTRATI!

 

Gli assidui lettori della nostra rubrica già conoscono la materia: per la diagnosi del cancro della prostata sono necessari, più o meno nell’ordine: visita urologica, dosaggio ematico del PSA e biopsia prostatica. Questo è oggi lo Stato dell’Arte della diagnostica del cancro della prostata, al momento, preciso e non modificabile. Ma, è inutile ripeterselo, la sconfitta del cancro è uno dei grandi, grandissimi, obiettivi che la medicina, quella con la M maiuscola, si è data. Le strade che si provano a percorrere sono innumerevoli. Alcune, le più, estremamente tecnologiche. Altre decisamente meno.

E qui si inserisce una ricerca presentata da una equipe italiana al 109° Meeting annuale dell’American Urological Association, che si è svolto a Maggio negli Stati Uniti, ed al 21° Congresso Nazionale della Associazione Urologhi Ospedalieri (di cui mi onoro di fare parte) che si è concluso solo ieri a Roma.

L’annuncio è di quelli che fanno strabuzzare gli occhi: cani addestrati possono rilevare, con una precisione del 97% (!), la presenza di una neoplasia, prostatica

da uomo a uomo In effetti in se non sarebbe una grandissima novità. Un cane possiede circa 200 milioni di cellule olfattive rispetto alle 50 degli esseri umani e la letteratura scientifica aveva già da anni evidenziato la possibilità di affidarsi alla spettacolare capacità olfattiva degli animali per l’individuazione delle neoplasie. Ma sembrerebbe proprio che questa pratica possa avere un ruolo inaspettatamente importante nella scoperta del cancro della prostata che, ricordiamolo, in Italia colpisce ogni anno migliaia di uomini

E’ stato spigato come l’urina dei malati abbia un odore particolare, che cani specificatamente addestrati sono in grado di percepire e riconoscere.

Lo studio è stato portato avanti dall’Istituto Clinico Humanitas di Milano in collaborazione con il Centro Militare Veterinario di Grosseto.

Zoe e Liu, due pastori tedeschi in precedenza addestrati, hanno annusato pochi millilitri delle urine di quasi 1000 pazienti, la metà dei quali sani, l’altra metà affetti da cancro della prostata. I risultati sono stati sorprendenti: nel 97% dei casi i due magnifici pastori tedeschi hanno saputo distinguere le urine dei malati dalle urine dei sani!

Gli americani, forse più facili agli entusiasmi rispetto a noi europei, hanno accolto questa scoperta come una ‘reale opportunità clinica’ al servizio della urologia. Noi, Europei, forse affetti da un po’ di disincantato pragmatismo, abbiamo difficoltà a pensare che il nostro Fido possa sostituire PSA e Biopsia e poi fa un po’ sorpresa l’immaginare gli ospedali frequentati da cani, come ci capita di vedere negli aeroporti.

Ma, come ha detto uno dei relatori della ricerca, resta la ‘magia’ di assistere ad animali che, opportunamente addestrati, sono più affidabili di qualsiasi attuale test diagnostico nell’identificare un paziente con neoplasia prostatica.

Sono millenni che riconosciamo al cane il ruolo di “miglior amico dell’uomo” ma è bello sapere che da oggi i nostri “fidi” compagni di vita “scenderanno in campo” al servizio della nostra salute.

LA FRASE DEL GIORNO: “…Non importa se non avete denaro o possedimenti, il solo fatto di possedere un cane vi rende ricchi”. L. Sabin

 

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Il DR. Luca Lunardini è Medico-Chirurgo, Specialista Urologo con incarico di Alta Specializzazione in Andrologia, è dirigente medico presso la Unità Operativa di Urologia della A.S.L. 12 Versilia.

Membro della società italiana degli Urologi Ospedalieri e della Società Italana di Andrologia, ha fatto parte della Commissione Oncologica Nazionale del Ministero della Salute ed è stato Presidente della Sezione Provinciale di Lucca della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.

Il Dr. Lunardini è contattabile per qualsivoglia approfondimento via email al seguente indirizzo: [email protected]

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ultimo aggiornamento: 07-06-2014


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